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GALLERY LAVORI 2017

 

DECORAZIONI DI NATALE IN 3D

 

E' uno spazio di tempo piacevole quello che abbiamo condiviso domenica 3 Dicembre con le partecipanti al corso sulle decorazioni natalizie tridimensionali.

Bravissime le ragazze, che hanno realizzato con le diverse carte un fiocco di neve leggero e impalpabile, una doppia stella ad incastro color oro ed una tealight rossa con motivi intagliati a forma di Euphorbia di Natale.

Un sottofondo di "relaxing music" giapponese ha accompagnato il nostro lavoro e per finire abbiamo concluso con le note aromatiche e profumate di un tè arancia e cannella.

 
 
 

GLI ULTIMI CORSI DEL DIRALULAB


Nell'ultimo periodo sono stata un po' assente e non ho pubblicato post, ma l'attività dei corsi è proseguita!

Mi fa piacere condividere alcuni momenti e foto scattate durante il lavoro insieme.

 
 

I CESTINI AUTUNNALI sono stati realizzati nei colori giallo-arancio-marrone con due motivi intagliati sovrapposti e ripetuti sui quattro lati di una base quadrata rigida in plexiglass.

 

 

I CUBI POP-UP sono elementi di geometria solida a cui si arriva intagliando nel cartoncino strisce parallele e perpendicolari e poi operando piegature di estrema precisione. Si parte da un foglio bidimensionale, ma l'effetto finale è tridimensionale.

 
 

L'INVERNO IN VETRINA

E' arrivata la stagione che preannuncia l'inverno e nella vetrina del laboratorio Diralu spuntano tanti cristalli di neve intagliati, alcuni alberini innevati che fanno pensare ad un piccolo presepe, un abete fatto di piume glitterate argentate e blu, infine al centro il Ponte Vecchio di una Firenze infreddolita e proiettata verso il Natale. Sullo sfondo tre strati sovrapposti di montagne nei colori bianco, nero e blu.

Ancora non siamo alle Feste, ma tutto intorno si sta preparando ed il silenzio della neve e dei cristalli che scendono piano già accolgono lo stupore che verrà...


 
 
 

LA PORTA DELLE ANIME DI SAN MINIATO AL MONTE A FIRENZE

 

L'intaglio della Porta delle anime ha richiesto diversi giorni di lavoro per essere realizzato; la storia di questa affascinante raffigurazione è molto interessante. 

La racconto anche a voi!

La chiesa di San Miniato al Monte è uno dei capolavori dell'architettura romanica fiorentina, costruita tra il 1000 e 1100; nella sua posizione sopraelevata, domina la città dall'alto facendo mostra di una facciata in marmo bianco e verde, meraviglia di raffinate geometrie.

All'interno della basilica, sul pavimento, troviamo una meridiana solstiziale, che è una della più antiche ancora funzionanti in Europa.

Il disegno raffigura lo Zodiaco con i suoi dodici segni, completamente realizzato in marmo e risalente al 1207.

La peculiarità che rende questa raffigurazione così singolare è che tutti gli anni il primo giorno d'estate, il 21 giugno, intorno al mezzogiorno solare (ossia intorno alle 13.53), per alcuni minuti un raggio di sole colpisce con la precisione di un laser il CANCRO del disco zodiacale; lo Zodiaco è quindi anche uno gnomone.

Il segno del CANCRO, nella ripartizione dei dodici soggetti astrologici che corrispondono ai vari periodi dell'anno, coincide infatti con l'inizio della stagione estiva.  Non un caso, quindi, l'aver progettato la meridiana in modo che si illumini proprio in questo giorno rafforzando la simbologia legata alle fasi temporali. 

Tutto è strettamente collegato con il ciclo vitale, il cosmo, la città stessa:  infatti negli stessi giorni, il 24 giugno, viene celebrato San Giovanni, il patrono di Firenze.

La meridiana è anche conosciuta con il nome di Porta delle anime.

L'architetto e scrittore fiorentino Renzo Manetti ha dedicato studi molto approfonditi a questo argomento; accanto allo Zodiaco si trova un'iscrizione che sembra nascondere il segreto della Porta del CieloHaec est porta coeli, cioè Questa è una delle Porte del Cielo sta scritto infatti nel marmo del portale orientale.

Manetti cita lo scrittore e filosofo latino Macrobio, il quale sosteneva che le anime risiedono in cielo, fra le stelle, e si incarnano, portate dai raggi del sole lungo la scala dei pianeti, al momento del solstizio di estate; aggiungeva che al termine della vita terrena le anime risalgono la scala verso il cielo, al solstizio di inverno. 

I solstizi erano dunque definiti le porte celesti

Una spiegazione fortemente simbolica e legata da un lato all'aspetto sacro e spirituale, dall'altro alle conoscenze cosmiche ed astronomiche.

 
 
 
 
 

IL CATTURASOGNI


Tutta la storia e le curiosità sul CATTURASOGNI nella sezione Eventi - Corsi.

 
 

Paesaggi toscani

 
 

Parlare della Toscana riassumendola in poche righe non è mica cosa semplice!

Questa terra si fa notare all'attenzione dei più per molti motivi, a cominciare proprio dagli stessi abitanti... i toscani: persone dal proverbiale spirito arguto e dalla battuta pronta, non sempre accoglienti nei confronti dei "forestieri" e molto gelosi delle proprie tradizioni, tanto da sconfinare spesso in un acceso campanilismo.

E che dire del patrimonio artistico illimitato che caratterizza la Toscana, sicuramente uno dei più ricchi ed interessanti al mondo: i talenti provenienti da questa terra sono innumerevoli nei vari campi, dalle arti alle scienze.

Uno splendore per gli occhi inoltre poter rimirare i paesaggi e gli scorci toscani, le cui caratteristiche ricorrenti sono le dolci colline, le file di "cipressetti" (per utilizzare un termine caro al Carducci in "Davanti San Guido") che punteggiano strade e vie soprattutto in campagna, le distese di viti e di olivi a perdita d'occhio e tante sfumature di colori caldi e avvolgenti che non possono far restare indifferenti davanti a questa visione.

Gli scenari toscani toccano in profondità le nostre corde interiori con la loro estrema, ma anche semplice bellezza.

E' piacevole raffigurare panorami e vedute della mia Toscana; i piccoli paesaggi intagliati sono scorci che si aprono tra le fronde all'improvviso per attirare la meraviglia di chi li guarda, sono disposti su tre strati distinti ed ognuno ha una diversa tonalità per creare contrasto tra di loro.

Il formato è quadrato di cm. 25 x 25.

 
 

La LEGGEREZZA di una PIUMA

 
 

"Leggero come una piuma" si è soliti dire...

La piuma è qualcosa di delicato, talvolta impalpabile, con un peso quasi trascurabile, tanto da renderla capace di planare dolcemente a terra.

Alla fine dell'estate dovremmo sentirci così al pensiero di giornate allegre e spensierate trascorse in compagnia della famiglia e degli amici durante le vacanze; forse sì...forse no...spesso i giorni di riposo sono la scusa per pensare e rimuginare alle cose che non abbiamo fatto durante l'anno appena passato e alle cose che vorremmo proporci di fare per l'anno a venire.

L'idea della piuma a me fa pensare al soffio lieve del vento che ti guida nella direzione giusta facendoci sentire leggeri e senza i pesi e le preoccupazioni che spesso si mettono come la nebbia mattutina di fronte ai nostri occhi.

Tante piume vere, che scendono giù colorando la vetrina di settembre, si mescolano con alcune piume intagliate di cartoncino martellato nella sfumatura blu notte; appoggiata su un lato una "scatola di luce" in legno chiaro e vetro satinato mette in risalto lo stesso tema.

Che questo nuovo ciclo stagionale che sta per partire porti con sé tutte le tinte della tavolozza del pittore che è in ognuno di noi e ci faccia vivere ogni istante con più leggerezza d'animo, quella che serve per volare alto!


Presto il nuovo calendario dei corsi in programma da qui alla fine dell'anno.

 
 
 

CARTA E DINTORNI


Mi piace molto personalizzare gli oggetti a seconda delle richieste che mi vengono fatte!

E' infatti possibile scegliere tra svariati tipi di carta, diversi tra loro per grammatura, sfumatura di colore, consistenza e trama.


In questo caso sono stati realizzati un ventaglio con applicate farfalle in carta washi, una collana con sfere lamellari in carta di riso ed un paio di orecchini pendenti a forma di stella con cristallo azzurro.

Le carte di questi tre oggetti sono tutte vetrificate con un gel trasparente.


 

INSEGNAMENTI DI VITA

 

Al termine del triennio della scuola dell'infanzia del minore dei miei figli, mi sono ritrovata ad eseguire un lavoro davvero diverso dal solito; le altre mamme della classe, infatti, mi hanno dato l'incarico di rappresentare un disegno per le maestre che riassumesse questi tre anni di insegnamento.

Le insegnanti sono tre splendide persone che hanno saputo fare un lavoro meraviglioso con questi bambini, non solo dal punto di vista educativo e didattico, ma anche umano e relazionale.

Pensando un po' insieme abbiamo optato per inserire un elemento comune a tutte e tre, ossia l'albero della vita, un tema molto adattabile che avevo già affrontato in precedenza. Sono state aggiunte poi le silhouettes delle tre insegnanti, ognuna nell'azione un po' più rappresentativa del proprio carattere: la maestra "artista" che ha saputo trasmettere cognizioni legate alla creatività; la maestra "lettrice" che ha incantato i bambini con letture sempre coinvolgenti e appassionanti; la maestra "del gioco" che ha portato i piccoli nelle aree della scuola dedicate alle attività motorie e li ha fatti divertire.

Mi sono emozionata a fare questi intagli perché riguardavano l'iter di crescita di mio figlio, che dal prossimo anno inizierà un nuovo ciclo e girerà una nuova pagina nel percorso della sua vita.

Ringrazio di cuore le mamme che mi hanno dato fiducia affidandomi questo prezioso compito e ringrazio anche le insegnanti per questi tre anni davvero splendidi.

 
 
 
 
 
 

La VETRINA dei VENTAGLI

 

La vetrina che mi ispira questo bellissimo sole caldo di primavera è piena di ventagli: alcuni intagliati, altri adornati di piccoli gioielli di carta vetrificati.

Nel 2014 il ventaglio è stato scelto come simbolo di DiraluDesign per molti motivi.

Prima di tutto perché è un oggetto raffinato ed elegante, può essere decorato ed impreziosito in mille modi diversi, è tipico della tradizione orientale giapponese, come la tecnica che vi propongo, inoltre è molto antico ed affonda le sue radici in epoca davvero lontana. 

In antichità infatti, era utilizzato da alcuni guerrieri anche come arma e venivano fatti veri e propri combattimenti con ventagli rigidi muniti di stecche di ferro.

In epoca più vicina ai nostri giorni, nell'Ottocento, era considerato uno strumento di grande femminilità e seduzione per le dame che non ne erano mai prive nelle occasioni mondane e durante gli eventi importanti, come i balli o le feste; si sviluppò addirittura un codice di corteggiamento molto discreto e riservato, un linguaggio "segreto" a seconda di come si muoveva e si inclinava il ventaglio, ogni gesto era associato ad una frase diversa e non c'era così bisogno di comunicazioni verbali per capirsi.

I materiali utilizzati erano le sete o le carte, abbelliti con intarsi di avorio, tartaruga, madreperla; esemplari bellissimi sono ricavati anche con carte geografiche datate, davvero particolari!

La sua storia così articolata rende questo oggetto un po' misterioso; attraverso i secoli si è trasformato a seconda degli usi e costumi di popoli diversi ed ancora oggi in alcuni zone, come la spagnola Andalusia, ha una fortissima e radicata tradizione locale.

I ventagli DiraluDesign sono realizzati per mezzo di vari tipi di carte, sono traforati come i pizzi antichi e rievocano quel senso di incanto e mistero che ha attraversato tanti secoli.

 
 
 
 

Beautiful music in Florence

 

Sono stata molto onorata di avere l'occasione di eseguire un quadro personalizzato commissionatomi per il Maestro Nat Yontararak, famoso pianista thailandese che è venuto a Firenze a presentare il suo spettacolo dedicato alla memoria del re thai scomparso lo scorso anno.

L'intaglio è uno skyline di Firenze con la sagoma di un pianista e con sfondo di carta musicale; in alto il simbolo dell'artista con il suo profilo e il numero 9 in lingua thai.

 
 
 
 

LIBRO 3D


Ecco una poesia di William Blake che mi ha colpito:


To see a World in a grain of sand

and a Heaven in a wild flower,

hold Infinity in the palm of your hand

and Eternity in an hour.


Vedere il Mondo in un granello di sabbia

e il Cielo in un fiore selvatico,

tenere l'Infinito nel palmo della mano

e l'Eternità in un'ora.


Ho utilizzato questi versi per intagliarli tra le pagine di un piccolo libretto tridimensionale, che vuole simulare le quinte di un teatro o la pellicola di un film; ognuno dei quattro fotogrammi si compone di tre strati: l'inquadramento iniziale, posto frontalmente e più stretto degli altri, la parte centrale, quella più significativa, con l'intaglio delle parole, infine la parte retrostante, che tiene agganciate le altre due, con l'immagine di un albero che fa da sfondo.

Queste semplici strofe racchiudono il senso di molte piccole cose scritte in altre cose ben più grandi: spesso l'apparente semplicità nasconde la complessità, l'infinitesimo tiene al suo interno lo spazio sconfinato e la natura ci parla di molto di più di ciò che vediamo.

La meraviglia degli occhi con cui guardiamo il mondo dovrebbe sempre rimanere come quella di un bambino che scopre la bellezza della vita per la prima volta.

Le parole intagliate scorrono su nastri sinuosi come onde, suoni, vento che vengono trasportati e si diffondono delicatamente.

I colori utilizzati sono naturali nella scala dal bianco, al grigio perla al nero per ottenere maggior contrasto. 


 
 

VETRINA "LE MILLE E UNA NOTTE" 

 

Le mille e una notte è una delle più straordinarie raccolte di tutta la letteratura, storie e racconti intessuti di quell'atmosfera magica e fiabesca che solo l'immaginario di questa opera sa evocare.

Narra la leggenda che, molti e molti anni fa, nelle terre di Arabia vivesse una donna bellissima di nome Sherazàde, la quale riuscì a salvarsi la vita narrando al sultano Shahriyar racconti, storie e fiabe avvincenti per...mille e una notte.

E' difficile stabilire una matrice di appartenenza semantica univoca a questa raccolta; con molta probabilità l'origine è indo-iranica, ma già nel IX secolo ne esisteva una versione araba; successivi apporti culturali per la definitiva stesura fanno riferimento alle culture dell'Iraq abbaside, della Siria e dell'Egitto.

In Europa la smisurata fama di questo testo inizia nel Settecento, quando cominciarono a circolare le prime edizioni tradotte.

Il fascino che da secoli esercita questo testo sulla cultura dei popoli è dovuto ad una combinazione di più elementi: l'interesse per la narrazione popolare araba, il gusto per l'esotismo nell'arte, nell'architettura, nella musica, nella letteratura e nella pittura a partire dal XVIII secolo, l'incanto delle suggestive e rarefatte atmosfere d'Oriente, la raffinata sensualità che permea i racconti sono solo alcune delle tematiche che fecero la fortuna di questa opera.

La luce gestisce la regia delle ambientazioni manifestandosi in molteplici aspetti del suo spettro visibile: talvolta è morbida e pastosa come la fiamma di una candela, talvolta abbagliante e concentrata come il sole del deserto, ora pallida ed evanescente come il chiarore lunare, ora misteriosa ed enigmatica come la volta celeste. 

L'eleganza e lo stile orientaleggianti ispirano molti dei miei lavori, l'immaginazione è rapita dai paesaggi, dai colori del cielo e della terra, dalla sinuosità delle cupole, dalle curve degli ornamenti, dai tessuti impalpabili e preziosi, dai profumi avvolgenti ed inebrianti, dal calore stordente dell'aria infiammata...un vortice emozionale forte ed intenso che non può non generare una scintilla poetica.


 
 
 
 
 

TANABATA  - FESTA DELLE STELLE INNAMORATE


La festa di San Valentino non è tra le mie feste preferite, troppo ovvia e poco spontanea... meglio le sorprese, anche semplici, ma fatte con il cuore tutti gli altri giorni dell'anno!

Per compensare questa mia "lacuna", mi piace riportare qui una bellissima storia che pochi giorni fa un astronomo del Planetario ha raccontato a me e a mio figlio: è la leggenda delle stelle ALTAIR e VEGA, che si conobbero il giorno stesso in cui si unirono in matrimonio. Nonostante le nozze fossero state "combinate" dall'Imperatore degli Astri, le due stelle si innamorarono perdutamente, tanto da dimenticare ognuno le proprie mansioni da svolgere nel Cielo. L'Imperatore si arrabbiò così tanto che decise di separare per sempre i due innamorati e pose tra di loro il Fiume Celeste, meglio conosciuto come Via Lattea, che non avrebbero mai potuto attraversare per ricongiungersi tranne che una sola volta l'anno, il settimo giorno del settimo mese (7 luglio). 

Questa festa è una delle più rinomate del Giappone, conosciuta come TANABATA, ossia la "Festa delle Stelle Innamorate": viene celebrata in estate con la consuetudine di accendere delle lanterne di carta colorata per farle salire verso il cielo con attaccato un bigliettino, dove è stato scritto un desiderio segreto.

Le due stelle vengono rappresentate con sembianze umane e con gli abiti di un principe e di una principessa giapponesi.

E' ovvio che si tratta di una credenza popolare, ma trovo che sia una festa molto poetica e un po' sognante...

Il cielo stellato d'altra parte emana un fascino irresistibile ed ispira un potente richiamo al sentimento d'amore. 

Il nostro amico astronomo ci ha anche spiegato che le stelle VEGA e ALTAIR sono luminosissime proprio nel mese di luglio e si vedono molto chiaramente ad occhio nudo ai lati delle Via Lattea, come narra la leggenda, solitamente intorno alle 21, poco dopo il tramonto.

Questa bellissima festa è l'equivalente della nostra festa di San Valentino!

Sarà il fascino dell'Oriente, ma a me piace mille volte di più!

E di sicuro la prossima estate sarò con il naso all'insù a cercare quei bagliori meravigliosi, queste due "stelle innamorate" che almeno per un giorno all'anno possono unirsi in un abbraccio d'amore.

 
 
 
 

L'ABBRACCIO DELLA MUSICA


Si dice che la MUSICA sia la lingua dello spirito perché parla con facilità alla nostra interiorità elevandoci ad uno stato sublime e nobile.

La musica è un'arte particolare: non si può toccare, ma ci sa avvolgere producendo dentro di noi differenti stati d'animo, molteplici atmosfere a seconda del ritmo, dei suoni, delle armonie e dei toni che ascoltiamo.

In questo intaglio viene rappresentata la musica come propagazione di onde a cui sono unite le note attraverso i semi, o acheni, del tarassaco; compito del soffio del vento diffondere il suono in ogni direzione, vicino e lontano, come un messaggero melodioso.

Sullo sfondo gli spartiti di brani musicali danno enfasi alla composizione e vengono illuminati dalla luce calda al led che è inserita alla base della cornice.

 
 
 

L'EQUILIBRIO DA CERCARE


Diceva Albert Einstein: "Life is like riding a bicycle, to keep balance you must keep moving". Mi piace questo parallelo, è divertente e profondamente vero al tempo stesso; il mezzo bicicletta diventa qui l'emblema del movimento, ma è chiaro che si tratta di una metafora riferita alla vita... "Chi si ferma, è perduto!", potrei rilanciare, ma aggiungo un paio di cose: 

  • la prima è che bisogna sì guardare avanti, ma sempre con il nostro bagaglio di esperienze e ricordi, ciò che ci ha fatto diventare ciò che siamo attraverso l'aggiunta di tanti piccoli tasselli, ognuno con il suo significato, piccolo o grande che sia; 
  • la seconda è che non fermarsi mai sarebbe sbagliato; per "fermarsi" non intendo lo sprofondare nelle sabbie mobili, ma un fermarsi fecondo per riflettere, raccogliere le idee, stare in ascolto per ripartire con maggiore consapevolezza. 

Alla luce di queste piccole riflessioni personali, vi offro questo intaglio "spensierato" che ha il sapore della calda estate, così in contrasto con il freddo intenso di questi giorni. 

Immagino le piccole spighe di grano ondeggiare dolcemente alla lieve e piacevole brezza di luglio...sullo sfondo, lontano, vedo il sole infiammato dei colori più intensi, nelle sfumature che vanno dalla luminosità del giallo oro, all'energia dell'arancio, fino alla passionalità delle sfumature di rosso... un poetico e romantico tramonto estivo che ci avvolge in un fuoco rigeneratore.