Hidester

lunedì 5 ottobre 2020

lunedì 5 ottobre 2020

Nel libro quarto delle Confessioni di Sant'Agostino leggiamo:

"Io sentii che la mia anima e la sua erano state un'anima sola in due corpi; perciò la vita mi faceva orrore, poiché non volevo vivere a mezzo, e perciò forse temevo di morire, per non far morire del tutto chi avevo molto amato".

In questo passo si parla della perdita di un amico molto vicino e caro all'autore, che si sente come perso a causa di questa mancanza e che tenta di descrivere con queste parole la terribile angoscia che prova.
Quando siamo profondamente in sintonia con una persona verso la quale si nutre un sentimento autentico e profondo, la sensazione è davvero quella di sentirsi come 
una cosa sola nei pensieri e nelle aspirazioni, proprio come dice Agostino... come se fosse una sola anima che vive e si alimenta in due corpi differenti.
Se questa riflessione è bella e vera per gli amici stretti, come in questo caso, lo è ancora di più per i rapporti d'amore.

Questo scritto mi riporta alla mente reminiscenze del liceo, cioè il famoso mito di Platone, scritto nel celeberrimo Simposio e datato V secolo a.C.: in principio l'uomo e la donna erano una cosa sola, in seguito furono separati e costretti a cercarsi per tutta la vita.
Visione accresciuta nell'immaginario mitologico dalla messa in scena del commediografo Aristofane, uno dei più famosi della storia greca.
Al di là dell'indubbio fascino dei miti greci e dall'alone romantico che ne scaturisce, sono convinta che tutto questo valga per l'uomo e per la donna uniti da un legame d'amore profondo.
E' molto forte questa immagine del cercarsi... del cercare la parte che ci manca... l'idea che la completezza si ha e si raggiunge attraverso la complementareità di due mondi profondamente diversi, ma correlati da una sinergia che armonizza ed equilibria il TUTTO, la totalità, la rotondità della perfezione del cerchio.
Tutto è lì dentro e lì dentro troviamo tutto.
TUTTO è Dio stesso.
Dio amandoci, ci rende capaci di amare!
Non deve esserci il timore di perdere noi stessi, ma dobbiamo piuttosto avere il coraggio di donarci.

Hermann Hesse sosteneva che Amore è ogni moto della nostra anima in cui essa sente se stessa e percepisce la propria vita.

Esatto... è proprio vero... si percepisce la VITA.
Quando l'Amore è forte e grande, infatti, si ha come l'impressione di essere nati con quel preciso fine, compito, missione.
Ma non è solo questo, è molto... moltissimo di più.
Se ci si volta indietro, il "prima" di quel "trovarsi" è come se si fosse direzionato a quel momento, come se la vita precedentemente vissuta fosse una sorta di preparazione a ciò che di più grande stava per arrivare.
Quando poi si sta vivendo il legame, si guarda indietro ripensando ad alcuni pezzi apparentemente "isolati" o come "sconnessi" della propria vita ed ecco che comprendiamo il motivo di quelle cose che prima ci erano oscure.
Come se si dipanasse una matassa che prima era intrecciata, come se a poco a poco apparisse la luce che ci permette di avvicinarci all'uscita di un labirinto.

E' incredibile, ma è proprio così!
E' davvero portentosa la forza dell'Amore!
Ma perché i nodi si sciolgono e tante cose della nostra vita ci appaiono più chiare e comprensibili?
Perché è come se tutto acquisisse un senso ed un significato così profondi, da ripercorrere i vari momenti e le diverse situazioni che abbiamo attraversato; riusciamo a rileggere tutto con uno sguardo rinnovato e luminoso, per questo i tasselli trovano la loro perfetta collocazione e tutto viene rigustato con occhi nuovi.
Il legame d'Amore rende l'essere umano un pezzetto di Divino sulla terra.
Non esiste nient'altro di così puro e sublime.
Calare nella propria vita la propria umanità rinnovata dall'Amore divino che si manifesta in chi amiamo, ha l'altissimo valore di incarnare tutto il senso del vivere umano.
Cercare la metà che con noi combacia in modo straordinariamente perfetto, trovarla e ricomporre il cerchio perfetto nell'UNO di Dio che in ogni frammento risplende di Bellezza, è sicuramente l'esperienza più grande che l'uomo possa sperimentare sulla terra.
Non smetterò mai di credere in questo con tutto il mio cuore!