Hidester

sabato 1 gennaio 2022

sabato 1 gennaio 2022


E lo scorso anno ho affidato l'incipit all’onda di Hokusai, l’emblema del Giapponismo del XX° secolo, ma soprattutto il simbolo di una forza che viene dalla natura, dal creato e, guardando più in profondità, dalle viscere di noi stessi.

Mi sono identificata in quell’onda per assorbirne la vitalità che emana e più volte ci ho ripensato, quasi per ricordare a me stessa il modo in cui volevo affrontare tante cose.

La amo quell’onda, rappresenta il mare, ma anche l’Oriente e più oltre un’apertura della mente verso l’altro, verso i popoli, verso la vita in tutte le sue declinazioni.


Oggi provo a guardare dentro il mio cuore, che non è sconnesso da quell’onda, ma è più raccolto, silenzioso, attende...

Attende come “Maria di Bellezza di Dio”.

Quanto ha atteso questa donna nella sua vita?

Solo Dio lo sa…

L’attesa è amore… amore infinito…

Chi non sa attendere non ama.

Mai come in questo momento se dovessi trovare un sinonimo del verbo amare direi senza dubbio “attendere”.

A volte l’attesa lacera, ci lascia sospesi in qualcosa di sconosciuto e indeterminato. E’ molto difficile vivere così… ce ne siamo resi un pochino conto in questi ultimi due anni, in cui nessuna certezza è mai stata certa e definitiva. In niente.

Ma riferito all’Amore e all’amare è ancora più dilaniante.

Si attende.

Cosa non si sa.

Forse si attende di meglio comprendere, di capire, di rischiarare le ombre e le incertezze, di provare a sollevare gli occhi verso un infinito mille volte più grande e provare ad intuire, anche solo per un attimo, cosa significa OLTRE.

OLTRE insieme

Sì, insieme.

Deposto nel mio cuore (uso un verbo tipico delle uova degli uccelli e mi fa un po’ ridere) c’è quella piccola “briciolina” di cui parlavo a Natale, quella che è affidata proprio a Maria… affidata all’Infinito Divino nel Cielo blu.

Non è che ci tengo alla mia briciolina… , sono proprio completamente pazza di lei!

La amo, la curo, la attendo.

La attendo nell’amore più grande che ho mai provato.

E mi viene da piangere perché è così sconfinato che non riesco più a scorgerne i confini… e continua a crescere… a crescere di Bellezza di Dio.

Non lo so se qualcuno le risponde.

In certi momenti… poi in altri…

Non è un fatto di aspettative. Fosse questo il discorso, sarebbe ad un livello superficiale, solo concreto, e forse sarebbe meglio.

E’ che quando si affonda con le radici da un lato nella profondità della terra e dell’anima e dall’altro verso il Cielo che ospita l’Oltre… beh… il discorso si fa molto diverso. Non ci sono parametri, metri di misura, raffronti, tutto si azzera e si annulla perché niente ha a che fare con questo, siamo su piani differenti.

Ed è per questo che la briciolina non si sposta di un millimetro, è ancorata alla VITA credo.

Io questa vita ho un desiderio infinito di farla scorrere tra le mie mani, di renderla creativa, di cercarla, di trovarla, di riderla, di correrla, di urlarla di gioia. Oltre insieme.

La briciolina mia ha la capacità di splendere, perché è come il sole, è di una bellezza assoluta, delicata.

E non so dove il mio cuore riesca a trovare la forza, ma so che può amare solo lei…