Verso la grande notte in cui si celebra la Resurrezione...
I "teli posati là" ci aiutano ad avvicinarci a questo mistero grande.
Perché anche noi possiamo vedere e credere.
Perché vedere è credere.
E perchè credere ci porta a vedere.
Credere ci conduce a vedere, ci apre gli occhi, ci spalanca alla vita e alla verità, è un "vedere al di là" che supera gli occhi e che parla al nostro cuore.
La Verità oggi è tra quei teli posati là lasciati in ordine perfetto, perché possiamo renderci conto che Lui non va cercato tra i morti, ma tra i vivi.
Il Vivente è risorto.
E voglio dedicare questa giornata a Maurizio.
Maurizio oggi pomeriggio era in viale Giannotti e guidava il suo piccolo mezzo per disabili con dietro la scritta del suo nome; lo avevo già notato prima, qualche centinaio di metri indietro, quando lo avevo superato con la mia macchina. Poi poco dopo ho accostato a destra per fare una cosa. Lui mi ha raggiunto e, quando è arrivato a superarmi, si è fermato a dirmi qualcosa...
Avevo già il finestrino abbassato, ma con la radio accesa non sono riuscita a sentire. Ho spento la radio.
Aveva evidenti difficoltà nell'esprimersi e io non ho capito cosa diceva. Gli ho chiesto di ripere - per la seconda volta - la sua breve frase... ma ancora non sono riuscita a capire... poverino, mi sono detta, si sentirà frustrato perché io non riesco a comprenderlo, accidenti!!!
Ha ripetuto e qualcosa ho capito, ma non tutto. Mi sarei sotterrata davvero, ma per la quarta volta gli ho dovuto chiedere di pronunciare ancora la frase, allora lui ha raccolto tutto il suo impegno e ha inspirato profondamente e poi ha scandito bene le parole alzando notevolmente il tono di voce... mi sentivo male per lui...
Ha detto a stento: "Io voglio comprare l'uovo di Pasqua!"... era chiaro che era una richiesta di soldi. Purtroppo ho la pessima abitudine di girare senza contanti e avevo pochissimi spiccioli, ho preso il contenitore dove li tengo e ho raccolto tutto quello che c'era, poi subito ho sporto la mano fuori dal finestrino per darglieli, ma lui mi ha guardato senza prendere le monete.
Dopo un breve silenzio mi ha detto: "Quanto...?".
Ho contato quelle monetine ammassate... 63 centesimi.
Gli ho detto vergognandomi: "... 63 centesimi...".
Allora lui: "Ciao..." ed è ripartito a razzo senza prendere nulla.
Povero Maurizio... l'ho deluso... mi dispiace tanto di non aver avuto qualcosa in più da dargli...
Chissà se alla fine è riuscito a comprare il suo uovo di Pasqua...
Che la Pasqua ti tocchi il cuore, Maurizio... anche senza uovo di cioccolato.
I "teli posati là" ci aiutano ad avvicinarci a questo mistero grande.
Perché anche noi possiamo vedere e credere.
Perché vedere è credere.
E perchè credere ci porta a vedere.
Credere ci conduce a vedere, ci apre gli occhi, ci spalanca alla vita e alla verità, è un "vedere al di là" che supera gli occhi e che parla al nostro cuore.
La Verità oggi è tra quei teli posati là lasciati in ordine perfetto, perché possiamo renderci conto che Lui non va cercato tra i morti, ma tra i vivi.
Il Vivente è risorto.
E voglio dedicare questa giornata a Maurizio.
Maurizio oggi pomeriggio era in viale Giannotti e guidava il suo piccolo mezzo per disabili con dietro la scritta del suo nome; lo avevo già notato prima, qualche centinaio di metri indietro, quando lo avevo superato con la mia macchina. Poi poco dopo ho accostato a destra per fare una cosa. Lui mi ha raggiunto e, quando è arrivato a superarmi, si è fermato a dirmi qualcosa...
Avevo già il finestrino abbassato, ma con la radio accesa non sono riuscita a sentire. Ho spento la radio.
Aveva evidenti difficoltà nell'esprimersi e io non ho capito cosa diceva. Gli ho chiesto di ripere - per la seconda volta - la sua breve frase... ma ancora non sono riuscita a capire... poverino, mi sono detta, si sentirà frustrato perché io non riesco a comprenderlo, accidenti!!!
Ha ripetuto e qualcosa ho capito, ma non tutto. Mi sarei sotterrata davvero, ma per la quarta volta gli ho dovuto chiedere di pronunciare ancora la frase, allora lui ha raccolto tutto il suo impegno e ha inspirato profondamente e poi ha scandito bene le parole alzando notevolmente il tono di voce... mi sentivo male per lui...
Ha detto a stento: "Io voglio comprare l'uovo di Pasqua!"... era chiaro che era una richiesta di soldi. Purtroppo ho la pessima abitudine di girare senza contanti e avevo pochissimi spiccioli, ho preso il contenitore dove li tengo e ho raccolto tutto quello che c'era, poi subito ho sporto la mano fuori dal finestrino per darglieli, ma lui mi ha guardato senza prendere le monete.
Dopo un breve silenzio mi ha detto: "Quanto...?".
Ho contato quelle monetine ammassate... 63 centesimi.
Gli ho detto vergognandomi: "... 63 centesimi...".
Allora lui: "Ciao..." ed è ripartito a razzo senza prendere nulla.
Povero Maurizio... l'ho deluso... mi dispiace tanto di non aver avuto qualcosa in più da dargli...
Chissà se alla fine è riuscito a comprare il suo uovo di Pasqua...
Che la Pasqua ti tocchi il cuore, Maurizio... anche senza uovo di cioccolato.