Hidester

venerdì 31 luglio 2020

venerdì 31 luglio 2020

Oggi è l'ultimo giorno di luglio ed è stata una giornata piena per tanti motivi!

Mi sento leggera e felice, ci sono tante cose che sto facendo che mi piace fare e soprattutto sono tante cose anche piuttosto diverse tra loro che mi danno modo di trarre spunti diversi, SPAZIARE in innumerevoli ambiti senza fossilizzarmi solo su un aspetto. Con il tempo mi sto rendendo conto che tutto questo, sia a livello scolastico, che artistico, che di studio vero e proprio, offre in continuazione diverse e molteplici interpretazioni e letture anche di altri ambiti più personali e più miei, l'orizzonte diventa davvero ampio e si intravedono cose che prima erano totalmente offuscate da altro.
E' come respirare una brezza di mare che fa sentire LIBERI nel profondo del proprio essere ed è davvero bellissimo, non mi permette di annoiarmi ed è possibile cogliere in qua e là panorami diversi che sono molto interessanti.

Scrivo queste cose perché sono in qualche modo in relazione con un augurio che ho ricevuto questa mattina riguardo alla mia piccola intervista di oggi (nemmeno 10 minuti, quindi poca cosa davvero), ma quelle parole sono bastate a farmi riflettere in più momenti.
Più avanti le riporterò senza citare la fonte per rispetto della privacy.
Poco dopo questo augurio, sul pc ho aperto un commento che riportava una parte del Vangelo di domenica prossima: Matteo descrive l'episodio del moltiplicare i pani e i pesci, ma c'è una frase prima del momento centrale che richiama la mia attenzione:
"Il luogo è deserto ed è ormai tardi".
Il luogo deserto preoccupa i discepoli, un po' come tutti noi... siamo abituati a pensare a questo luogo come arido e inospitale, probabilmente un luogo che non ha niente da offrire. Al contrario lo percepisco come un luogo profondamente fertile, un luogo che "parla" e racconta molto al cuore dell'uomo perché è un luogo "abitato da Dio".
I discepoli notano anche che l'ora è ormai tarda, per cui sarebbe meglio pensare di rientrare a casa per preparare la cena.
Invece no.
Lì avviene il miracolo.

il miracolo avviene nel luogo apparentemente più sterile e spoglio, ma ha senso che accada proprio lì.
E nell'ora TARDA, quella in cui ormai si potrebbe pensare che sia inutile restare perché tanto non accadrà più nulla.
E' strano il modo di agire di Dio... ROVESCIA le nostre prospettive e le permea di senso e di verità proprio laddove noi crediamo che il terreno sia più secco, proprio nell'ora e nel momento in cui stiamo per rassegnarci.
IL MIRACOLO DELLA VITA INVECE AVVIENE LI'.
LI' E SOLTANTO LI'.
Questa è una meraviglia autentica, difficilissima da comprendere ed accettare perché in un'ottica per noi ribaltata e capovolta.
E qui voglio citare le parole che ho ricevuto, perché per me in questo momento mi permettono di completare il senso delle parole di Matteo:
"C'è un pozzo irraggiungibile
laggiù
che conosco e non trovo.
Non posso
che restare ASSETATO".
Il pozzo e la sete li vedo in relazione con il deserto e la nostra sete di Dio.
E' una sete che diviene sempre più intensa e che può condurre in luoghi che non riusciamo a raggiungere o addirittura che non troviamo.
RESTARE CON QUESTA SETE E' FONDAMENTALE, perché più si tenta di placarla e maggiore diventerà, ma proprio per questo sarà possibile diventare LIBERI e conoscere la LIBERTA'.
Concludo con Giovanni, che al capitolo 8,32 scrive:
"Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi".
In questo momento sono profondamente centrata su queste parole di verità, le considero uno dei più bei passaggi dei Vangeli.