Il TEATRO DELLE OMBRE nasce in Cina nel II° secolo a.C. come rappresentazione popolare talvolta itinerante di scene e personaggi dell'immaginario collettivo.
La sua diffusione si espande inizialmente nei paesi asiatici: Giappone ed Indonesia sono terreni fertili per questo genere "teatrale".
Successivamente trova grande fortuna in Turchia, sotto l'Impero ottomano, ed in Grecia, culla e seme di quello che sarà il vero e proprio teatro scenico con tragedia e commedia.
I personaggi, spesso con arti mobili agganciati al corpo per mezzo di perni, sono intagliati in pelli di animali, in genere di capra, trattate, schiacciate e lucidate; per muovere i personaggi si utilizzano bastoni o canne di bambù, manovrati da persone.
Il teatro aveva un telo chiaro di tessuto leggero e trasparente, in modo da far intravedere la sagoma dei personaggi; sul fondo veniva posizionata una fonte di luce, che aveva la funzione di proiettare le ombre sulla scena.
Le musiche di accompagnamento erano tipiche della tradizione popolare, fatte con percussioni e sonagli, avevano un ritmo piuttosto ripetitivo e monotono, per non sovrastare il racconto che accompagnava lo spettacolo.
In tempi moderni lo sviluppo si è diffuso soprattutto in Francia ed in Germania; le pelli di animali sono state sostituite dal cartone nero intagliato.
Mi affascina sapere che questa tradizione ha origini lontanissime ed ancora oggi crea delle atmosfere suggestive, proprio come allora.
Di seguito qualche foto del corso: alcune partecipanti al lavoro e durante la rappresentazione che hanno improvvisato con successo!
